Chicago, Illinois (USA)
1959

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Spesso mi capita di cambiare valutazione di un libro in corso di lettura e la cosa mi è successa anche leggendo questo "Security" di Stephen Amidon. Se avessi scritto questa recensione dopo le prime 100 pagine avrei parlato di un romanzo promettente, scritto in stile scorrevole e capace di destare l'interesse del lettore sui personaggi appena introdotti e caratterizzati abbastanza bene. Ma quando gli eventi precipitano (se così si può dire, considerato che il ritmo della narrazione non è affatto incalzante) la storia si fa più banale e i dialoghi assumono una certa dimensione da soap-opera che, personalmente, non sono riuscito ad apprezzare.
Quello che sembrava un promettente romanzo capace di mescolare una trama originale con un interessante spaccato della società americana con i suoi sobborghi blindati e il suo bisogno di "sicurezza", diventa lentamente un giallo abbastanza scontato e sembra quasi che la sua stesura sia stata ultimata più sbrigativamente di quanto avrebbe meritato dopo un incipit maggiormente curato.
In definitiva non ritengo "Security" un cattivo libro ma c'è tanta roba più interessante da leggere.