Sarasota, Florida (USA)
16 settembre 1958

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Ammetto di essere un pò in difficoltà nel recensire "Il verificazionista" di Donald Antrim perchè non si tratta di un romanzo convenzionale, anzi, non sono nemmeno sicuro che si tratti di un romanzo.
L'intero libro narra un delirio vagamente onirico che il protagonista (e voce narrante) sperimenta in una singola occasione, dalla durata temporale indefinita. E' probabile che dall'inizio alla fine della narrazione trascorrano soltanto pochi minuti e che nessuna azione "reale" venga compiuta, se accettiamo la tesi per cui tutti gli accadimenti narrati fanno parte di una fantasia del protagonista, una esperienza extracorporea come quella che talvolta sperimenta chi è sedato o sottoposto ad un intervento.
A complicare l'esperienza di lettura c'è anche lo stile dell'autore, innegabilmente pesante e dispersivo. I lunghi periodi utilizzati da Antrim sono spesso e volentieri interrotti da incisi anche più lunghi, che costringono il lettore a estenuanti maratone concettuali prima di giungere alla conclusione di una singola frase.
Nonostante l'accoglienza favorevole da parte della critica sono convinto che difficilmente il "lettore medio" potrà trovare gratificazione da questo singolare libro. Naturalmente questa è solo la mia opinione.