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Isaac Asimov

Isaac Asimov Petroviči, Russia (USSR)
2 gennaio 1920

New York, New York (USA)
6 aprile 1992

Isaac Asimov è stato l'autore che per primo mi ha fatto realmente innamorare della fantascienza, quella più nobile, negli anni immediatamente precedenti alla mia adolescenza. Lo stile facilmente comprensibile, per quanto evocativo, unito ad una genialità che tutti gli riconoscono, ha creato interi universi che hanno affascinato l'immaginario di più generazioni.
La dovizia di particolari con cui Asimov descrive i mondi in cui sono ambientate le sue storie contribuisce a rendere credibili futuri remoti in cui l'umanità ha dimenticato la sua stessa provenienza e cattura il lettore proiettandolo a millenni di distanza.
Le sue leggi della robotica sono ancora oggi conosciute ed usate da tanti autori letterari e televisivi. Insomma, è innegabile che Asimov abbia gettato, o comunque rifondato, le basi della fantascienza moderna (almeno di quella "classica", mentre Philip K. Dick può essere considerato il padre di quella più visionaria che ha poi originato il genere "cyber-punk").
Rileggendo Asimov in età più avanzata, però, soprattutto dopo aver letto tanti altri autori di genere più "serio" (mi sia perdonata la semplificazione), ho faticato a ritrovare l'entusiasmo iniziale ed ho trovato lo sviluppo di alcune trame forse un pochino ingenuo e pretestuoso. Immagino che ciò sia inevitabile ma non voglio negare di esserne rimasto un pò deluso.
Forse Asimov non verrà annoverato tra i più grandi scrittori del novecento ma non posso evitare di considerarlo uno degli autori più importanti nella mia ancora acerba esperienza di lettore perchè ha contribuito ad alimentare in me la voglia di leggere e suppongo sia stato lo stesso per molti altri lettori. I romanzi di Asimov sono una lettura adatta a tutti, anche a coloro che non apprezzano particolarmente il genere fantascientifico, e pertanto non posso che caldeggiarli, soprattutto ai più giovani.
Tra le opere migliori di Asimov ricordo "Neanche gli dei", "Io, Robot", "La fine dell'eternità", "Paria dei cieli" e i primi romanzi del ciclo della "Fondazione". Gli ultimi romanzi dell'autore, quelli in cui ha cercato di raccogliere le fila di tutte le sue trame in un singolo affresco "fanta-storico", sono a mio avviso quelli meno riusciti.


I libri che ho letto:

Io, Robot
(I, robot, 1950)
"Io, Robot" è una raccolta di racconti che Asimov aveva scritto per la pubblicazione su periodici americani di fantascienza tra il 1940 ed il 1950. L'argomento comune dei racconti, come si evince dal titolo (scelto dall'editore Gnome Press per la pubblicazione nel 1950), sono i robot, creature meccaniche dall'aspetto atropomorfo che da sempre affascinano l'immaginario collettivo. Ma l'opera di Asimov si è rivelata di fondamentale importanza per tutte le future produzioni letterarie sull'argomento.
Grazie ad un approccio scientifico (Asimov è stato un brillante fisico) e ad una innata propensione per la logica, l'autore dona al mito del robot una dimensione forse mai raggiunta prima, spingendosi a immaginare le implicazioni psicologiche e morali di esseri i cui ragionamenti dipendono dalle elaborazioni di un calcolatore. Proprio a questi primi racconti di Asimov si deve la creazione di quelle "tre leggi della robotica" che saranno poi accettate da quasi tutti gli autori di fantascienza successivi.
"Io, Robot" è una pietra miliare della fantascienza che non può mancare nella collezione di ogni appassionato del genere.



Paria dei cieli
(Pebble in the Sky – 1950)
Primo romanzo pubblicato da Asimov dopo che aveva già raggiunto una certa notorietà grazie ai suoi racconti usciti su diverse riviste americane di fantascienza, "Paria dei cieli" possiede il fascino dei romanzi ambientati in un futuro molto lontano, collocazione che permette all'autore di dare libero sfogo alla sua leggendaria fantasia, capace di creare interi universi fittizi.
Il futuro in cui è ambientato "Paria dei cieli" è talmente remoto (50.000 anni secondo una stima iniziale, "solo" 12.000 secondo una ricostruzione più recente dell'opera di Asimov) che l'umanità ha conosciuto una espansione tale da essere ormai presente su 200 milioni di pianeti sparsi per l'intera galassia nota come "Via lattea". Talmente remoto che la stessa umanità ha dimenticato le proprie origini e gli scienziati dell'Impero Galattico ritengono addirittura improbabile che la razza umana si sia originata su di un singolo mondo.
Questo presupposto straniante è, a mio avviso, un brillante esempio della grande genialità dell'autore, che conferisce un sapore particolare a tutta la sua produzione. Proprio questo libro, considerato parte del "ciclo dell'Impero", insieme ai racconti già pubblicati che anticipavano il successivo "ciclo della Fondazione", getta le basi per la complicata architettura di tale, smisurata, produzione (40 romanzi e 382 racconti), e rappresenta un punto ideale per chi volesse iniziare la lettura delle opere dell'autore.
In conclusione, uno dei migliori romanzi di Asimov (a mio modesto parere) ed un regalo intelligente per quei giovanissimi che conoscono solo la fantascienza più recente, che ha attinto a piene mani da molti dei concetti introdotti dal compianto autore russo.



Il tiranno dei mondi
(The Stars, Like Dust – 1951)
*recensione non ancora pubblicata*



Fondazione
(Foundation – 1951)
*recensione non ancora pubblicata*



Fondazione e Impero
(Foundation and Empire – 1952)
*recensione non ancora pubblicata*



Le correnti dello spazio
(The Currents of Space – 1952)
*recensione non ancora pubblicata*



Lucky Starr, il vagabondo dello spazio
(David Starr, Space Ranger - 1952)
*recensione non ancora pubblicata*



Seconda Fondazione
(Second Foundation – 1953)
*recensione non ancora pubblicata*



Abissi d'acciaio
(The Caves of Steel – 1954)
*recensione non ancora pubblicata*



Lucky Starr e i pirati degli asteroidi
(Lucky Starr and the Pirates of the Asteroids - 1954)
*recensione non ancora pubblicata*



Lucky Starr e gli oceani di Venere
(Lucky Starr and the Oceans of Venus - 1954)
*recensione non ancora pubblicata*



La fine dell'eternità
(The End of Eternity – 1955)
*recensione non ancora pubblicata*



Lucky Starr e il grande sole di Mercurio
(Lucky Starr and the Big Sun of Mercury - 1956)
*recensione non ancora pubblicata*



Il sole nudo
(The Naked Sun – 1957)
*recensione non ancora pubblicata*



Lucky Starr e le lune di Giove
(Lucky Starr and the Moons of Jupiter - 1957)
*recensione non ancora pubblicata*



Lucky Starr e gli anelli di Saturno
(Lucky Starr and the Rings of Saturn - 1958)
*recensione non ancora pubblicata*



Il secondo libro dei robot
(The Rest of the Robots - 1964)
*recensione non ancora pubblicata*



Neanche gli dei
(The Gods Themselves – 1972)
*recensione non ancora pubblicata*



L'orlo della Fondazione
(Foundation's Edge – 1982)
*recensione non ancora pubblicata*



I robot dell'alba
(The Robots of Dawn – 1983)
*recensione non ancora pubblicata*



I robot e l'Impero
(Robots and Empire – 1985)
*recensione non ancora pubblicata*



Fondazione e Terra
(Foundation and Earth – 1986)
*recensione non ancora pubblicata*



Preludio alla Fondazione
(Prelude to Foundation – 1988)
*recensione non ancora pubblicata*



Nemesis
(Nemesis – 1989)
*recensione non ancora pubblicata*



Fondazione anno zero
(Forward the Foundation – 1993)
*recensione non ancora pubblicata*

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