Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.
Cambridge, Maryland (USA)
27 maggio 1930
I libri che ho letto:
L'opera galleggiante
(The Floating Opera - 1956)
L'opera galleggiante di John Barth è un romanzo decisamente originale di un autore altrettanto originale. La prosa di Barth è brillante e scorrevole ma forse le tante divagazioni ed i continui salti narrativi potrebbero disorientare i lettori meno smaliziati o più abituati ad uno sviluppo lineare della trama. Se aggiungiamo un sottile senso di angoscia che, legato al tema principale della storia (di cui non rivelo ovviamente nulla), pervade un pò tutta la narrazione, ne traiamo la conclusione che non si tratta di un libro adatto a tutti.
Scrivo questa valutazione con circa due anni di ritardo rispetto alla lettura dell'opera e spero vogliate perdonarmi se per farlo mi affido ai ricordi delle sensazioni provate all'epoca, più che a una disamina puntuale delle caratteristiche del romanzo.
La vita è un'altra storia
(raccolta di racconti)
"La vita è un'altra storia" di John Barth è stato uno dei pochi libri di cui non sono riuscito ad ultimare la lettura. Ho resistito, strenuamente, per i primi racconti (trattasi, infatti, di una raccolta di racconti), ho saggiato le prime pagine dei successivi, ho addirittura provato a saltare qualche pagina (comportamento generalmente aberrante per un lettore) ma ho infine dovuto arrendermi alla noia. Non discuto lo spessore di un autore originale, capace di mescolare suggestioni e di stravolgere la struttura stessa del racconto uscendo e rientrando dalla narrazione e permettendosi il lusso di analizzare "in presa diretta" la sua stessa scrittura rivolgendosi spesso direttamente al lettore ma quel che a me è mancato (magari per miei limiti personali) è stato proprio il piacere della lettura, del seguire una trama, del lasciarsi trasportare dalle digressioni.
Se mi è concesso un giudizio critico supponente direi che l'autore gioca con la lingua, gioca con la narrazione, gioca anche con lo stesso lettore, ma si diverte soltanto lui.