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D.W. Buffa
San Francisco, California (USA)
8 dicembre 1940
Sito web ufficiale:
http://www.dwbuffa.com/
I libri che ho letto:
La difesa
(The Defense - 1997)
Come ho già avuto modo di confessare, sono piuttosto prevenuto nei confronti della narrativa seriale, e questo romanzo di D.W. Buffa fa parte di un ciclo dedicato allo stesso protagonista, l'avvocato Joseph Antonelli. Ciononostante ho apprezzato la lettura de "La difesa" che si è rivelato un romanzo piacevole ed avvincente, sebbene non particolarmente originale.
Dopo aver letto tanti romanzi d'autore che non rispettano praticamente mai l'ordine cronologico in cui avvengono gli eventi narrati ho provato un piacere particolare nel trovare finalmente un libro con una trama lineare e con un numero di personaggi limitato e funzionale allo sviluppo della trama stessa.
La prosa di Buffa è scorrevole ed accessibile a qualunque lettore ma il romanzo non è banale e l'autore si diverte ad inserire alcune interessanti riflessioni sul sistema giudiziario americano oltre che sulla filosofia e sulla morale.
Ritengo che "La difesa" di D.W. Buffa sia una buona lettura di intrattenimento, adatta a qualunque genere di lettore con una predisposizione per i "gialli" e per i "legal drama", e costituisce pertanto anche un buon regalo.
Fiducia tradita
(Breach of Trust - 2004)
Sarà che avevo appena letto un legal drama di qualità decisamente superiore alla media (vedi la recensione di "
In difesa di Jacob" di William Landay) ma questo "Fiducia tradita" di D.W. Buffa non mi ha entusiasmato affatto.
La trama mi è parsa piuttosto semplicistica e non riesce nemmeno a far leva sul fascino dell'ambientazione politica, sfruttata molto meglio in decine di pellicole complottiste di Hollywood. La lettura è scorrevole, anche troppo, tanto da far somigliare questo libro ad un romanzo per ragazzi. Pur essendo stato pubblicato nel 2004, "Fiducia tradita" sembra quasi un libro di qualche decennio prima e i riferimenti alla tecnologia appaiono zoppicanti e confusi.
Durante la lettura ho avuto inoltre la fastidiosa sensazione che l'autore abbia volutamente diluito la narrazione per allungare la sua composizione: verbose e dettagliate descrizioni di personaggi, luoghi e situazioni sono infatti sparse per tutto lo sviluppo del romanzo, senza peraltro contribuire al coinvolgimento del lettore.
Se siete dei consumatori compulsivi di thriller e legal drama allora leggete pure "Fiducia tradita", altrimenti, lasciate perdere e dedicatevi a letture pił interessanti.
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