Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.
Hollywood, California (USA)
31 dicembre 1933
Burbank, California (USA)
19 luglio 2005
Edward Bunker è uno dei mie autori preferiti in assoluto e ritengo che sia stato il più grande scrittore di "crime stories" dell'epoca moderna. E' stata la sua autobiografia, "Educazione di una canaglia", a farmelo scoprire e a spingermi a recuperare tutti i suoi romanzi. Tra questi, "Come una bestia feroce", che rappresenta tutt'ora il più bel romanzo di "crime fiction" che io abbia mai letto (al quale il film che ne è stato tratto, "Sorvegliato speciale" con Dustin Hoffman, non rende assolutamente giustizia).
Bunker è capace di inchiodarti alle pagine dei suoi romanzi con uno stile incredibilmente realistico, derivato dalle esperienze criminali della sua vita reale, che lo hanno portato a trascorrere buona parte dei suoi giorni in carcere. Proprio durante uno dei suoi periodi di detenzione scopre i romanzi di Caryl Chessman, condannato a morte e quindi giustiziato dopo lunghi ritardi e rinvii, che lo ispirano a tentare a sua volta la carriera letteraria. Una carriera che lo redimerà e lo salverà, regalandogli il più bel periodo della sua vita ormai in età avanzata, quando troverà la libertà, l'amore e la notorietà (anche grazie all'ammirazione di Quentin Tarantino che lo vuole nel suo film culto "Le iene" nel ruolo di Mr.Blue).
I romanzi di Bunker sono appassionanti e le ambientazioni risultano vivide quanto lo può essere un film. Ogni azione ed ogni scelta dei protagonisti viene argomentata in maniera così limpida da apparire ineluttabile al lettore che si trova trascinato in un vortice di eventi che spesso conducono ad un vicolo cieco dove la criminalità non è solo una opzione, ma l'unica alternativa accettabile. Nonostante ciò i toni dei romanzi di Bunker non sono così cupi come ci si potrebbe attendere e e a catturare il lettore è lo spirito di avventura dei personaggi che non si danno per vinti alla ricerca di una via d'uscita, o spesso, di fuga.
Bunker è l'espressione massima della letteratura thriller americana, ciò che Elmore Leonard (non me ne vogliano i fans di quest'ultimo) vorrebbe essere, senza riuscirci.
Personalmente ritengo riusciti tutti i romanzi di Bunker, con la sola eccezione, forse, di "Stark", comunque apprezzabile, ma il mio consiglio non può che essere quello di leggere "Come una bestia feroce", dovendone scegliere soltanto uno.
I libri che ho letto:
Come una bestia feroce
(No Beast So Fierce - 1973)
A mio parere, "Come una bestia feroce" è il miglior romanzo del miglior autore thriller americano. Per quanti non conoscessero Edward Bunker ricordo che si tratta di un fulgido esempio di vita criminale "salvata" dalla letteratura, come altri prima e dopo di lui che ritroviamo nella storia della narrativa americana (Caryl Chessman, Malcolm Braly, Iceberg Slim, Herbert E. Wilson, James H. Audett, solo per citarne alcuni). Di questi autori si dice che ciò che rende così realistiche le opere sia la conoscenza diretta della criminalità di cui scrivono, ma Bunker si colloca, a mio avviso, una spanna sopra gli altri per uno stile più che apprezzabile e per una innata capacità di trasmettere al lettore le inquietudini di una vita al di fuori delle regole.
In "Come una bestia feroce" troviamo tutti gli ingredienti di un capolavoro del genere, dalla fuga, alla pianificazione del crimine, alle sospettose relazioni tra criminali, al magistrale sviluppo di una trama che, ovviamente, non svelo per non guastarne la lettura. Si tratta di uno di quei romanzi che vi tiene incollati alle sue pagine alimentando la sana curiosità per conoscere "come andrà a finire", componente troppo spesso dimenticata da molti autori moderni, sovente troppo concentrati sulla forma.
Lo stile asciutto di Bunker non rende affatto meno suggestiva la sua opera, tanto che, a distanza di anni, posso ancora richiamare alla memoria le immagini dei luoghi che ho immaginato durante la lettura.
Come detto, si tratta di un capolavoro assoluto della categoria "crime novel", e non posso che consigliarne la lettura anche a chi non è appssionato del genere.
Educazione di una canaglia
(Education of a Felon: A Memoir - 2000)
Grazie a questa autobiografia, regalatami in occasione di un compleanno (o di un Natale, non ricordo più), ho potuto conoscere Edward Bunker, che sarebbe presto diventato uno dei miei autori preferiti.
"Educazione di una canaglia" è la storia vera della vita di Bunker, entrato in contatto con il crimine fin dall'infanzia e più volte finito in carcere per crimini commessi. La sensibilità dell'autore colpisce il lettore con la apparente ineluttabilità di una deriva criminosa cui sembra quasi fosse destinato, a prescindere dal suo spessore morale, trascinato da eventi che solo in parte ha potuto controllare o influenzare.
Si tratta di un libro toccante che ci fa capire quanto la fortuna abbia giocato un ruolo fondamentale nella vita di tutti coloro che non hanno mai conosciuto direttamente la malavita o il carcere, pur senza rinnegare affatto le responsabilità individuali delle proprie scelte, perchè sempre di una scelta si tratta quando si decide di delinquere, ma le condizioni ambientali in cui ci si ritrova proprio malgrado possono richiedere una forza inimmaginabile per non lasciarsi trascinare verso quella che appare quasi come l'unica via possibile, e non la più "facile".
Non può esser facile accettare il rischio delle conseguenze di certe azioni, come non può esser facile sopravvivere al carcere conservando un minimo di dignità umana. Bunker, come già Caryl Chessman prima di lui, mette a nudo l'assurdità di un sistema detentivo che forgia una popolazione criminale cinica e feroce, spesso partendo da individui che hanno solo commesso un errore.
Un bellissimo libro, scritto decisamente bene, da un autore che ha lasciato il segno nella narrativa americana ed anche nella cinematografia, dato che molti suoi romanzi sono stati trasposti in pellicola, e lo stesso Bunker ha recitato sul grande schermo (famoso il suo Mr. Blue ne "Le Iene" di Tarantino).
Mia è la vendetta
(Death Row Breakout and Other Stories - 2010)
Edward Bunker ha scritto le pagine più vivide della letteratura carceraria americana e questa raccolta di racconti non fa eccezione, risultando una lettura coinvolgente ed affascinante. L'autore ha purtroppo trascorso buona parte della sua vita in istituti di detenzione ma questo non basterebbe a garantire la qualità dei suoi scritti sull'argomento se non fosse accompagnato da un talento letterario straordinario che anche la critica gli riconosce.
Nei racconti raccolti in "Mia è la vendetta" viene inoltre affrontato più consapevolmente il tema delle tensioni razziali nella popolazione carceraria, con una disinvoltura che forse non ci si aspetterebbe da un autore bianco. Del resto, lo scontro etnico in carcere non è una battaglia politica, ma semplice lotta per la sopravvivenza.
Animal Factory
(The Animal Factory - 1977)
*recensione non ancora pubblicata*
Little Boy Blue
(Little Boy Blue - 1981)
*recensione non ancora pubblicata*
Cane mangia cane
(Dog Eat Dog - 1995)
*recensione non ancora pubblicata*
Stark
(Stark - 2006)
*recensione non ancora pubblicata*