Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.
St. Paul, Minnesota (USA)
13 agosto 1952
Hudson, New York (USA)
19 luglio 2012
I libri che ho letto:
Memorie di una mente bruciata
(Thirty-Nine Years of Short-Term Memory Loss - 2009)
So bene che un autore comico della tv non può essere considerato un elemento di spicco della letteratura americana ma in questo sito ci sono perfino recensioni di opere scritte da anonimi bloggers e cosė ho pensato di pubblicare anche la valutazione di questo libro che ho voluto leggere perchè affascinato dalla cultura popolare statunitense.
Per chi non lo sapesse, Tom Davis è uno degli autori storici dello show televisivo "Saturday Night Live", autentica istituzione nel panorama della comicità americana. In "Memorie di una mente bruciata" Davis ripercorre, in modo piuttosto disordinato, le tappe della propria carriera come autore dagli esordi con il socio Al Franken alle fruttuose collaborazioni con John Belushi, Dan Aykroyd ed altre grandi star.
Il "file rouge" di tale carriera sembra essere, senza voler essere riduttivi, l'insana passione di Tom per le sostanze stupefacenti, condivisa con buona parte dello showbiz dell'epoca dei suoi esordi (parliamo degli anni '60 e '70). La propensione per le sostanze, mai rinnegata da Davis (a differenza di altre star poi "ripulitesi"), ha forse contribuito alla singolare creatività dell'autore ma gli ha probabilmente precluso la definitiva e completa affermazione.
Il libro è una sequenza di aneddoti spesso strampalati ma il risultato non è poi così divertente come si potrebbe supporre. Trovo sacrilego l'accostamento a Hunter S. Thompson che si può leggere sulla quarta di copertina: gli aneddoti narrati saranno pure di tenore simile ma non c'è traccia della efficacia narrativa e del genio del maestro del "gonzo journalism" in questo libro.
In conclusione "Memorie di una mente bruciata" è un libro che può avere un discreto fascino per coloro che sono attratti dai retroscena che riguardano personaggi famosi perchè l'autore narra i propri incontri con gente del calibro di Bill Murray, i Grateful Dead, Ken Kesey, John Landis, oltre ai già citati Belushi e Aykroyd e tanti altri.
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