Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.
Towanda, Kansas (USA)
7 giugno 1958
I libri che ho letto:
Un inarrestabile senso di giustizia
(Blackburn - 1993)
Al di là di ogni considerazione stilistica, "Un inarrestabile senso di giustizia" è un libro che svolge una funzione catartica per il lettore. Ciascuno di noi subisce, nella vita quotidiana, dozzine di piccole o grandi ingiustizie, ad opera di professionisti disonesti, funzionari meschini e seccatori di ogni risma. Chi di noi non ha mai desiderato farla pagare a tutti coloro che abbassano la qualità della nostra vita causandoci problemi e frustrazioni?
Il protagonista di questo romanzo ha scelto di attraversare quel confine tra il semplice desiderio di rivalsa e l'azione necessaria a farsi giustizia da sè. Ma, sebbene non si possano giustificare i suoi delitti, Jimmy Blackburn non è un serial killer come troppo riduttivamente viene definito in alcuni commenti all'opera. Non è affatto ossessionato da una particolare categoria di vittime che cerca di trovare appositamente per saziare un istinto omicida. I suoi crimini non sono pianificati: sono la sua risposta, sproporzionata, ai soprusi che subisce, o cui assiste, e che non è pił disposto a tollerare.
La sua figura è pił complessa di quella di un omicida seriale. La miglior definizione che riesco a trovare è quella di un cane sciolto, che rifiuta molte delle convenzioni di una società che, dotandosi di regole necessarie alla convivenza sociale, ha finito per creare l'habitat naturale in cui prosperano indisturbati truffatori e predatori.