New York, New York (USA)
9 gennaio 1942

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Ambientato nella Denver degli anni '80, "Il detective che ama i libri" è un romanzo giallo che vorrebbe risultare originale grazie alla insolita figura del protagonista che, in realtà, non è affatto cosė singolare, perchè incarna numerosi stereotipi tipici del genere. Avrete già capito che sono rimasto deluso dalla lettura di questo libro, anche perchè mi era capitato di leggere commenti abbastanza lusinghieri. Forse per questo motivo l'impatto iniziale con "Il detective che ama i libri" non è stato affatto promettente per il sottoscritto e la storia mi è apparsa banale, perfino un pò infantile, con tanto di "supercattivo" nemico giurato del protagonista e dialoghi da "B movie".
Col proseguire nella lettura le cose sono leggermente migliorate, grazie allo stile "conciliante" della narrazione di John Dunning, ma senza che il romanzo arrivasse a trovare il mio gradimento. Sebbene la storia non sia poi cosė artificiosamente ingarbugliata (difetto comune a moltissimi gialli e crime stories), i personaggi non sono affatto ben caratterizzati, tanto da non catturare l'attenzione del lettore e risultano facili da confondere. Così, quando la trama arriva alla inevitabile accelerazione finale in cui l'autore, per mezzo del protagonista, cerca di tirare le fila della vicenda, il lettore subisce passivamente le rivelazioni sui veri ruoli dei vari personaggi, tanto sono poco significativi e intercambiabili tra loro.
Considero "Il detective che ama i libri" una lettura non noiosa ma poco stimolante che lascia con il sospetto che si sarebbe potuto impiegare meglio il tempo ad essa dedicato.