Los Angeles, California (USA)
1 gennaio 1964

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Che fatica riuscire a terminare di leggere questo libro! Spero vogliate perdonare l'incipit poco ortodosso di questa mia breve recensione ma si tratta della prima valutazione che mi sovviene guardando il corposo volume "Carter e il diavolo" che ho recentemente letto. Ora il commento "le pagine si girano da sole" stampato in quarta di copertina mi fa un pò sorridere perchè la mia impressione è stata invece che le pagine non finissero mai.
Non me ne vogliano gli estimatori di Glen David Gold perchè forse ho semplicemente errato ad interessarmi ad un romanzo che si rivolge ad un target di lettori distante da me. "Carter e il diavolo" sembra infatti un romanzo d'avventura per ragazzi, con una trama fantasiosa e poco verosimile (oltre che decisamente diluita), nonostante si basi, almeno in parte, su fatti e personaggi reali. Ma lo stile di scrittura si sposa perfettamente con la collocazione temporale delle vicende, ambientate all'inizio del secolo scorso, e non credo che possa trovare il favore dei ragazzi di oggi.
Davvero non comprendo come mai nel web ci siano tante valutazioni positive di questo romanzo: ritengo infatti che il libro non offra grandi attrattive per i lettori maturi ed esperti, mentre i pił giovani ed imberbi lo troveranno "antico" e noioso.