Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.
Rochester, Minnesota (USA)
25 dicembre 1931
Greenbrae, California (USA)
10 gennaio 2011
I libri che ho letto:
Hammett
(Hammett - 1975)
L'idea di utilizzare la figura del noto romanziere hard boiled, Dashiell Hammett (padre di storie come "Il Falcone maltese"), come protagonista a sua volta di un romanzo del genere pare sia stata suggerita all'autore dal suo agente. Quel che ne è scaturito è un piacevole romanzo che potrebbe tranquillamente essere stato scritto nell'epoca d'oro della letteratura hard boiled, da cui traspare tutta la sincera ammirazione di Joe Gores nei confronti del maestro del genere, oltre che l'amore per la città di San Francisco.
A rendere credibile questo classico poliziesco ci sono i trascorsi professionali da detective che l'autore, come già lo stesso Hammett prima di lui, può vantare, oltre ad un meticoloso lavoro di ricostruzione di quella atmosfera fine anni '20 in cui la storia è ambientata. In "Hammett" sono ravvisabili anche i difetti della autentica letteratura hard boiled, vale a dire una eccessiva proliferazione di trame e sottotrame che si ingarbugliano al fine di sorprendere il lettore, oltre ad una quasi totale mancanza di introspezione e di riflessione dettata dal ritmo incalzante, ma stante la natura di tributo del libro, questi non possono essere considerati come lacune. Un libro che non può mancare dagli scaffali degli appassionati del genere.
Casi criminali
(Cases - 1999)
Se il primo libro di Gores che ho letto, "Hammett", mi era piaciuto, questo "Casi criminali" mi ha invece lasciato moderatamente deluso. Scritto alle soglie del ventunesimo secolo (la prima pubblicazione è del 2009) il romanzo intende omaggiare la letteratura hard-boiled degli anni '40 e '50 ed è infatti ambientato nei primi anni '50 oltre a riprendere i temi e lo stile narrativo tipici del genere. Purtroppo "Casi criminali" eredita anche quelli che erano difetti congeniti del noir chandleriano: una trama molto fantasiosa (che mette a dura prova la sospensione dell'incredulità nel lettore), un intreccio piuttosto ingarbugliato di vicende, ed un numero elevato di personaggi tratteggiati spesso con sbrigatività e non senza una buona dose di luoghi comuni, per finire con dialoghi un pò scontati. Se aggiungiamo che l'autore adotta deliberatamente uno "slang" tipico del genere originale, la lettura che ne risulta non è molto scorrevole.
Personalmente ho faticato a seguire l'evolversi della trama ed ho trovato gli inevitabili collegamenti tra vicende apparentemente slegate tra loro un pò forzati e strumentali, ma è un difetto che riscontro in tutti i romanzi del genere. Ma se siete più bravi di me a svolgere la matassa tipica del noir e se apprezzate il genere allora questo "Casi criminali" può rappresentare comunque una buona lettura di svago.
Spade & Archer
(Spade & Archer - 2009)
Da un punto di vista qualitativo, a mio avviso, questo "Spade & Archer" è un romanzetto giallo dalla trama un pò puerile e popolato da personaggi piuttosto scontati. Ma nel giudicarlo non si può prescindere dalla sua natura di omaggio alla letteratura noir anni '20 che recupera non soltanto i temi del genere ma addirittura gli stessi protagonisti.
Con il benestare degli eredi di Dashiel Hammett, infatti, Joe Gores riporta in stampa le figure ormai quasi mitiche di Sam Spade e di Miles Archer, dando vita ad un ambizioso prequel di quel "Falcone maltese" che rappresenta una sorta di manifesto dell'intero genere hard-boiled.
Leggendo "Spade & Archer" non si fa nessuna fatica ad immaginare le stesse ambientazioni in bianco e nero che hanno visto attori del calibro di Humphrey Bogart dare vita (cinematografica) ai romanzi di Hammett, Chandler e Spillane, e da questo punto di vista l'esperimento dell'autore, che ha visto la pubblicazione nel recente 2009, non può che considerarsi riuscito.
E' evidente però che una storia ambientata negli anni '20 e raccontata come fosse stata scritta all'epoca potrebbe non incontrare il favore degli smaliziati lettori delle crime-stories del ventunesimo secolo, quindi ne consiglio la lettura solo agli appassionati del genere e magari ai nostalgici dei vecchi film noir.