New York, New York (USA)
17 settembre 1925

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Abbandonare la lettura di un libro prima di averlo terminato è sempre un pò una sconfitta personale per i lettori "voraci" come me, e per questo motivo ho provato insistentemente a farmi piacere questo "Accadde a Boston?" ma non sono riuscito ad andare oltre le prime ottanta pagine. Sebbene l'incipit accattivante lasci presagire un romanzo dallo sviluppo originale e divertente, con il progredire dei primi capitoli l'autore, a mio avviso, indulge eccessivamente nella opportunità di sfoggiare la propria passione e competenza artistica. Per quanto l'arte sia funzionale allo sviluppo della trama (il protagonista è un artista) Greenan dedica troppo spazio alla descrizione di tecniche pittoriche e scultoree ed alla analisi approfondita di opere che neanche esistono per riuscire mantenere vivo l'interesse del lettore che non sia un fanatico d'arte. E così, la lettura di questo "Accadde a Boston?" si è tramutato rapidamente in una noia mortale per il sottoscritto.
Non faccio fatica ad ammettere che i miei limiti culturali mi abbiano impedito di apprezzare questo romanzo ma ritengo altresì doveroso mettere in guardia altri lettori occasionali dal cimentarsi in quella che potrebbe risultare una impresa piuttosto faticosa.