Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.
Albany, New York (USA)
16 gennaio 1928
I libri che ho letto:
Ironweed
(Ironweed - 1979)
Ho ricevuto "Ironweed" in regalo, in occasione dello scorso natale, e ammetto che non avevo ancora sentito parlare di William Kennedy, nonostante la mia passione per gli scrittori statunitensi.
L'opera appare subito piuttosto originale e complessa, con i fantasmi immaginati dal protagonista che si mescolano, nella narrazione, con la realtà che lo circonda. Solo dopo aver ultimato la lettura del libro ho scoperto, informandomi, che questa convivenza tra il piano materiale ed uno più onirico rappresenta una caratteristica peculiare del lavoro di William Kennedy.
Ambientata nella città di Albany degli anni '30, la vicenda si sviluppa nel mondo dei vagabondi e degli emarginati, tanto da rammentarmi l'opera di Nelson Algren. Personalmente, nella parte iniziale del romanzo, ho ravvisato anche l'influenza di Hunter S. Thompson, grande amico di William Kennedy, oltre che autore tra i miei preferiti.
Nonostanta la trama sia evidentemente drammatica, "Ironweed" non manca di strappare un sorriso, spesso amaro, soprattutto in occasione dei dialoghi tra vagabondi alcolizzati, in cui emerge la loro cinica saggezza, espressa in modo triviale e colorito.
"Ironweed" è dunque un romanzo interessante e dall'innegabile spessore artistico, come testimoniato dall'apprezzamento di Saul Bellow che ne perorò la causa della pubblicazione, ma non è, a mio avviso, una lettura adatta a tutti.