Blowing Rock, North Carolina (USA)
22 luglio 1932

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Se cercate una lettura davvero fuori del comune, l'avete trovata. "Profumo di Jitterbug", di Tom Robbins, è infatti un romanzo decisamente anomalo. Tanto per la trama quanto per il linguaggio, forse sarebbe più appropriato considerarlo un poema epico.
L'autore fa un uso smodato di metafore e figure allegoriche, alcune particolarmente suggestive. A stemperare la sontuosità del testo, una dose altrettanto generosa di ironia, anche se non sempre riuscita, a mio modesto avviso.
L'esperienza di lettura di "Profumo di Jitterbug" è inizialmente tonificante, oltre che sorprendente, per via delle insolite atmosfere che vi si respirano, ma non posso tacere della stanchezza che subentra lentamente, e che mi ha portato a leggerne solo poche pagine al giorno, verso la conclusione.
Il linguaggio volutamente barocco, unito ai temi fiabeschi, potrebbe inoltre rendere questo romanzo una lettura un pò ostica per coloro che sono avvezzi ad una narrativa più accessibile. Inoltre, non capisco per quale motivo, l'autore ha voluto inserire dei particolari disgustosi di cui avrei volentieri fatto a meno.
Mi resta la curiosità di scoprire se Robbins mantenga lo stesso tenore in tutti i suoi romanzi e, pertanto, non escludo di acquistare un'altro dei suoi libri in futuro.