Ann Arbor, Michigan (USA)
11 aprile 1975

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Generalmente i lettori considerano i racconti dei cugini poveri del romanzo, ed anche io trovo più appagamento nel leggere una lunga storia con più ampio respiro. Ma tutte le regole hanno le loro eccezioni, e così ci si imbatte in una raccolta di racconti come questa di Davy Rothbart, in grado di avvincere ed emozionare il lettore quanto se non più di un romanzo.
Non ho le competenze per fare una disamina tecnica della narrativa di Rothbart, ma è evidente anche a me che questi racconti sono scritti benissimo, e ne ho ricavato una esperienza di lettura gradevole e stimolante. I personaggi e le ambientazioni sono sufficientemente variegati tra loro, anche se accomunati da una sottile percezione di solitudine ed inadeguatezza, che però restituisce un senso di intimità e malinconia niente affatto cupo nč deprimente.
"Il surfista solitario del Montana" è un libro che non esito a consigliare a chiunque, ed è un ottimo regalo per lettori avidi di sempre nuove storie e nuovi autori.