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Jim Shepard

Jim Shepard Bridgeport, Connecticut (USA)
1956





I libri che ho letto:

Project X
(Project X - 2004)
Breve romanzo di Jim Shepard che ho trovato toccante ma mai pesante o noioso, tanto che il libro si lascia leggere tutto in poche ore. "Project X" affronta un tema delicato con cui purtroppo la pubblica sicurezza statunitense si trova spesso a fare i conti, quello degli episodi di violenza nelle scuole che quando balzano agli onori della cronaca lasciano una incredula opinione pubblica ad interrogarsi per giorni sulle cause, per poi venir dimenticati e infine riproporsi con drammatica frequenza.
Shepard affronta l'argomento dal punto di vista dei giovanissimi protagonisti e la storia è narrata in prima persona con un linguaggio forse non scorrevolissimo ma che personalmente ho trovato efficace e credibile. Per il lettore italiano è forse più difficile comprendere un sistema scolastico americano in cui i concetti di popolarità ed accettazione svolgono un ruolo molto più centrale rispetto a quanto non accada da noi. Con i suoi orari più lunghi, le attività extrascolastiche obbligatorie, le discipline sportive, la suddivisione in gruppi di lavoro per le tante iniziative collaterali, il sistema scolastico americano riproduce, in piccolo, i meccanismi della futura vita lavorativa a cui gli studenti vengono preparati, con conseguenti livelli di stress e di pressione che possono risultare frustranti per alcuni minori.
Oltre ad essere un romanzo avvincente "Project X" è un libro decisamente interessante che può fornire elementi importanti per la comprensione del disagio giovanile, soprattutto per quei genitori o quegli adulti in genere che hanno dimenticato quanto possano apparire giganteschi ed insormontabili i problemi a quella età.



Non c'è ritorno
(*antologia originale italiana* - 2012)
Dopo aver letto ed apprezzato "Project X" ho cercato altre pubblicazioni in italiano dell'autore Jim Shepard e sono incappato in questa selezione italiana di racconti che però, lo dico subito, non mi ha affatto entusiasmato.
"Non c'è ritorno" contiene dieci racconti estrapolati da quattro diverse raccolte originariamente pubblicate da Shepard negli USA, anche se non è dato sapere il criterio con cui tali racconti sono stati selezionati, sebbene molti di essi siano evidentemente legati allo sport (dal football americano, all'alpinismo, al baseball, fino al calcio).
Forse per le tematiche oppure per l'ambientazione (quasi nessuna delle storie è ambientata negli USA) ma nessuno dei racconti raccolti in "Non c'è ritorno" ha saputo restituirmi il piacere della lettura che avevo assaporato con il romanzo di Shepard recensito proprio qui sopra, e mi sono trascinato abbastanza stancamente fino alla fine del libro, ansioso di passare ad altro.
Non vorrei che questo mio giudizio apparisse troppo severo, forse le mie aspettative erano troppo elevate, ma comunque devo sconsigliare coloro che volessero avvicinarsi a Shepard di cominciare da questa raccolta: molto meglio partire dal romanzo "Project X".

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