Noblesville, Indiana (USA)
1 dicembre 1886

Danbury, Connecticut (USA)
27 ottobre 1975

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Ho acquistato questo libro perchè incuriosito da uno dei primi romanzi del creatore di Nero Wolfe, anche se ammetto di non aver mai letto le storie del famoso detective (forse una in adolescenza). Purtroppo l'impatto è risultato ostico fin dalle prime pagine e mi sento in obbligo di avvisare i potenziali lettori che ho trovato "Due rampe per l'abisso" estremamente noioso. La storia si trascina stancamente sotto forma di flashback, mentre il presente della narrazione è relegato a poche righe tra ogni capitolo. L'atmosfera è quella della ricca borghesia dell'inizio del ventesimo secolo e quasi ricorda i contesti cari a Fitzgerald e a tanti scrittori dell'epoca, che appartenevano a quella privilegiata ed oziosa classe sociale in grado di concedersi viaggi e vecanze lunghi mesi, o anni.
Il problema principale è che la tensione tipica di un "thriller" è presente solo in quelle poche righe di raccordo tra i capitoli, ed il romanzo risulta quindi essere più un polpettone drammatico che non una crime story o un giallo, come lascerebbe supporre il titolo ed il pedigree dell'autore.
Forse potrebbe piacere agli appassionati di telenovelas o ai fanatici della "belle epoque", ma dubito che questo libro vanti numerosi estimatori, e sono costretto a sconsigliarne la lettura.