Palm Beach, Florida (USA)
8 dicembre 1943

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Prima di acquistare questo libro di Mary Woronov mi è capitato di leggere dei commenti non esattamente lusinghieri su di esso ed ero pertanto preparato ad una esperienza di lettura deludente. Mi sono invece piacevolmente ricreduto, ed ho trovato "Snake" un romanzo interessante ed originale.
Come sempre, quando inizio un nuovo libro, ho saltato non solo quanto stampato in seconda, terza e quarta di copertina, ma anche l'introduzione della stessa autrice, ed ho potuto così godermi la narrazione della storia senza anticipazioni deleterie, trovando poi nella successiva lettura della suddetta introduzione una utile chiave di interpretazione delle vicende che compongono la trama.
La protagonista del romanzo di Mary Woronov potrebbe in realtà essere vista come un personaggio comprimario nelle storie personali di coloro che attraversano la sua vita, condizionandola e modificandola irrimediabilmente. Sono quasi sempre altri a compiere le azioni più eclatanti della storia, azioni anche drastiche e criminose, dalle quali il destino di Cassandra viene travolto.
Mary Woronov, per una volta, dà voce a questo personaggio comprimario, alla bella del gangster, alla donna del fuggiasco, alla amante del depravato, che sembra riluttante ad assumere il ruolo di protagonista della propria vita, perchè relegata ai margini sin dall'infanzia già da una madre, hippie pentita, per cui era solo ingombrante.
Insomma, forse questo "Snake" non è un capolavoro, ma ritengo si tratti di un'opera interessante scritta da un personaggio importante della "pop culture" (Mary Woronov apparteneva alla Factory di Andy Warhol).